L’autoclave a membrana è un dispositivo atto a fornire acqua ad una pressione prescelta, indipendentemente dalla pressione di alimentazione, limitando il numero di inserzioni della pompa.

L’agente motore che rende possibile questa trasformazione d’energia è costituito da una riserva d’aria (o azoto) sotto pressione immagazzinata tra la membrana e la parete metallica del vaso. Tale cuscino si comprime all’aumentare della pressione, lasciando entrare nel serbatoio l’acqua e quindi immagazzinando acqua in pressione.

Le autoclavi a membrana, a differenza delle autoclavi tradizionali senza membrana a cuscino d’aria, offrono:

risparmio energetico: diminuzione del numero di avviamenti della pompa;

riduzione dei costi d’installazione: l’aria non essendo a contatto con l’acqua non si può disperdere quindi non è necessaria l’installazione di un compressore, per ripristinare tale cuscino;

riduzione dei costi di manutenzione: il vaso necessita solo di una verifica della pressione di precarica; inoltre la membrana può essere cambiata, smontata e rimontata, senza alcun problema tecnico e in poco tempo;

riduzione del volume d’acqua da accumulare, quindi minor ingombro;

riduzione dei rischi inquinamento dell’acqua: la membrana funge anche da barriera per qualsiasi sostanza in sospensione nell’aria, quali: olio, fumo, batteri, odori, polvere, ecc.; causa di una possibile alterazione della qualità dell’acqua. Le membrane sono certificate per l’uso alimentare;

lunga durata del serbatoio: la membrana impedendo il diretto contatto dell’acqua con le pareti del serbatoio, fa sì che vi sia una netta riduzione della corrosione;

duplice utilità: questo tipo di serbatoio funge anche da smorzatore dei colpi d’ariete.

AF